PROGETTO FORMATIVO SEZIONE PRIMAVERA
L’impegno educativo per il nostro Istituto è vocazione scelta di vita, un cammino di santità, solidarietà per giungere a chi ne ha bisogno il pane della cultura, affinchè la persona possa realizzarsi integralmente, raggiungere un livello di vita conforme alla sua dignità e aprirsi all’incontro con Cristo e il Vangelo.
Il nostro progetto didattico-educativo si propone come attenzione prioritaria alla persona, ha per suo centro e prospettiva:
…. infatti per noi
Consapevoli del fatto che gli alunni di oggi saranno la società di domani, guidate dallo spirito francescano e dalla pedagogia pratica della nostra fondatrice, Madre Serafina Farolfi, cerchiamo di condurre per mano ogni bambino prestando attenzione alle esigenze spirituali e materiali di ognuno.
Vogliamo che la nostra sia una scuola di qualità, in cui tutti i soggetti che interagiscono nell’ambito della comunità educante: alunni, genitori, personale docente e non docente cooperino per realizzare al meglio questa proposta formativa e per diffondere una cultura attenta al processo di crescita di ogni singola persona nel corso della vita, tenendo presente i tre pilastri fondamentali dell’apprendimento: sapere, saper essere, saper fare. (Madre Serafina Farolfi.)
MOTIVAZIONI PEDAGOGICHE E FINALITA’ EDUCATIVE
La creazione di una “Sezione Primavera”, che, pur inserita all’interno di una struttura di Scuola dell’Infanzia, risponde ad una duplice esigenza:
1) di carattere sociale:
Consente di ampliare una rete di servizi socio-educativi di sostegno alle famiglie del Comune di Enna e zone limitrofe, con l’opportunità a favore della famiglia di conciliare i tempi destinati al lavoro ed all’educazione della persona.
2) di carattere strettamente pedagogico:
Consente una “garanzia” di continuità educativa nel passaggio dalla Sezione Primavera alla Scuola dell’Infanzia, promossa attraverso una stretta collaborazione e condivisione tra il personale educativo.
Il servizio educativo per i bambini che vanno da 24 ai 36 mesi ha come scopo l’attenzione al bambino come singolo è aggregato al gruppo dei suoi coetanei.
Il contesto che accompagna i bambini è stimolante perché lo porta ad esplorare nel conoscere cose nuove in un ambiente attento al soggetto e quindi lo aiuta a trasformare le sue abilità in competenze (il tutto adeguato all’età).
LE FINALITA’
Clima relazionale (stabilità di figure di riferimento)
La cura dei bambini deve essere sostenuta contemporaneamente da accordi concordati tra famiglia e personale educatore. Questo crea l’opportunità di una collaborazione viva ed equilibrata che concilia le esigenze delle famiglie con l’organizzazione scolastica. L’ambiente che accoglierà i bambini sarà sereno, tranquillo, molto simile all’ambiente familiare di modo che i bambini non subiscano differenti trattamenti nelle abitudini e nelle esigenze.
L’ambiente scolastico si presenta idoneo ad offrire ai bambini una calda accoglienza nei sentimenti, stimolante per la curiosità, varia ed adattabile ai diversi caratteri dei bambini.
Allestimento degli spazi con arredi, materiali e strutture interne ed esterne qualificanti
L’edificio scolastico attualmente è provvisto di:
Articolazione della giornata e organizzazione del lavoro quotidiano
Dalle ore | Alle ore | ||
8,30 | 09,30 | Accoglienza | |
09,30 | 10,30 | Attività come da programmazione | |
10,30 | 11,30 | Attività ludiche | |
11,30 | 12,30 | Mensa | |
12,30 | 13,30 | Gioco libero e attività di rilassamento | |
13,30 | Uscita |
Rapporti con le famiglie
La Scuola Cattolica, come laboratorio di una specifica proposta educativa, non rinuncia a coinvolgere le famiglie, primo ambiente di vita e di educazione del bambino, e il territorio.
Ascolto, dialogo, confronto, ricerca: questi sono gli elementi indispensabili per sviluppare un clima costruttivo tra famiglie e Scuola e creare un virtuoso circuito relazionale, che va al di là dei semplici incontri programmati.
la scuola avrà cura di informare le famiglie sull’andamento dei piccoli sia per collaborare meglio nell’opera educativa, sia per modificare o aggiungere interventi di rinforzo.
Sistema interno di monitoraggio, verifica e valutazione della qualità del servizio
Valutare significa dare un senso, apprezzare la qualità, trovare gli elementi di riflessione rispetto a tutti i componenti della scuola, del territorio e a tutte le attività che vi si svolgono.
La valutazione non è l’azione di quantificare l’apprendimento con un voto, ma qualcosa di diverso e articolato che segue un iter ben definito, con tempi di verifica periodica e finale, attraverso un’autovalutazione.
La “cultura della valutazione” è considerata come un processo di miglioramento della qualità della scuola per offrire delle prestazioni di gradimento atteso, progettato, percepito ed erogato. Anche la fase valutativa non può essere considerata solo un atto burocratico – amministrativo, bensì un passaggio nodale che coinvolge tutto il sistema formativo nel suo complesso.
L’organizzazione scolastica è valutata secondo i parametri di efficienza e di efficacia.
E’ dovere della scuola predisporre periodicamente incontri funzionali tra i docenti e personale specializzato per scambio di esperienze ed approfondimenti pedagogico didattici.
Qualsiasi modifica sarà apportata all’ordinamento generale o specifico del lavoro, sarà comunicato alle famiglie al fine di procedere corresponsabilmente nella attività.
Continuità educativa con la struttura organizzativa presso la quale è istituita la “Sezione Primavera”
La presenza nei locali anche della Scuola dell’Infanzia offrirà ai piccoli una continuità e delle stimolazioni più vive ed adeguate alla loro natura, compresa la consapevolezza del come agiscono i più grandi, come si comportano, quali attività svolgono e come potrebbero essere imitati. Man mano che si raggiungeranno i 3 anni di età saranno più sollecitati ad avvicinarsi al “modo di fare” dei più grandi, così da costruire quel ponte di contatto che poi diventerà desiderio di avvicinarsi alla Scuola dell’Infanzia.